Criminal Focus Area

30 Giugno 2021


Si sono svolti gli scorsi 25 e 30 giugno i primi due Talk tematici di approfondimento promossi da AGEA nell’ambito del progetto Criminal Focus Area (CFA) finanziato dal PON Legalità FESR FSE 2014-2020. Il progetto ha l’obiettivo di contrastare i fenomeni criminali incidenti sulle aree agricole attraverso supporti decisionali e strumenti di valutazione e controllo per gli “addetti ai lavori”.

Un progetto operativo che, grazie alle immagini aerofotografiche effettuate ogni anno su un terzo del territorio nazionale, registra e analizza le CFA (Criminal Focus Area), cioè le variazioni quali-quantitative degli elementi territoriali potenzialmente riconducibili a attività criminose, come discariche abusive, sversamenti, baraccopoli collegate al caporalato, manufatti abusivi. Tale intervento introduce peraltro innovativi modelli statistici capaci di individuare la correlazione tra le caratteristiche che contribuiscono alla creazione dell’identikit di un determinato Comune e zone potenzialmente a rischio di CFA, prendendo in esame cinque filiere target che incidono nelle cinque regioni prese in esame (Puglia, Basilicata, Campania, Sicilia, Calabria) interconnettendole con le altre parti d’Italia.

Questi i temi affrontati dai due webinar “Building a profiling model. Identification of municipalities with a high probability of criminal focus area” e “Mapping agri-food chains. Overview of the mapping activity on a panel of agri-food chains”.

Il primo ha avuto l’obiettivo di fornire un metodo statistico e relativa dashboard per consultarne i risultati alle autorità di controllo per identificare il profilo di singoli Comuni presenti nelle Regioni meno sviluppate per stimare il rischio di potenziali attività illecite.

Il secondo invece ha offerto una panoramica di specifiche filiere o segmenti di filiere agro-alimentari - carne bovina, suina, carne ovicaprina, latte, pomodoro – con l’obiettivo di individuare quelle interconnessioni tra le regioni dell’intero territorio nazionale che ospitano segmenti delle filiere di produzione e i territori delle cinque regioni meno sviluppate, che potrebbero essere condizionate dalla criminalità con un effetto negativo sulla libertà di iniziativa e sulla concorrenza. Importante sottolineare come l’obiettivo cardine sia riconducibile alla relazione tra il territorio nazionale e le aree di interesse, evincibile anche tramite la sovrapposizione delle diverse informazioni censite ed analizzate sul territorio, che hanno permesso di creare uno stato cartografico di tutti i segmenti parte della filiera.

Un evento divulgativo per riepilogare i dati emersi nei due talk tematici è in programma nel corso del mese di luglio e avrà l’obiettivo di illustrare come l’innovazione tecnologica applicata al progetto Criminal Focus Area sia un asset fondamentale grazie a cui azione amministrativa, impulso economico e coesione sociale potranno intervenire sinergicamente per il rafforzamento della legalità nell’ambito delle filiere agroalimentari e lo sviluppo di economie sostenibili.


30 Giugno 2021

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