Il contributo del PON Legalità al contrasto al caporalato

15 Maggio 2020


Tra le iniziative più significative finanziate dal PON Legalità vi è il progetto Criminal Focus Area dell’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura – Agea, il cui obiettivo è la prevenzione e repressione di fenomeni di infiltrazione mafiosa nel settore agroalimentare attraverso il controllo delle filiere di produzione interregionale in tutta Italia.

Con un investimento di 23 milioni di euro, il PON Legalità cofinanzia infatti un progetto del valore complessivo di 46 milioni di euro che consente, grazie ad immagini aerofotogrammetriche registrate in due fasi, di individuare e analizzare le variazioni quali-quantitative del territorio indicative della presenza di attività criminali, quali, ad esempio, discariche abusive, scassi o cave riempite con potenziali sversamenti o altri inquinanti solidi nonché baraccopoli per lavoratori in nero soggetti al caporalato. Il tutto per identificare eventuali specifiche criminal focus area (CFA) da presidiare e attenzionare.

Il progetto, attualmente alla seconda fase di registrazione delle immagini, integra e supporta l’azione quotidiana di controllo del territorio delle Forze di Polizia a tutela della libertà economica e d’impresa, grazie ad un complesso ed innovativo impianto tecnologico che favorisce l’interpretazione degli eventi, la costruzione di una rilevante base informativa e l’adozione di misure di contrasto e repressione dei fatti criminosi in ambito agroalimentare.

Con riferimento allo specifico tema del fenomeno del caporalato, spesso presente in alcune aree interessate da coltivazioni agricole, il PON Legalità interviene non solo attraverso progettualità quali Criminal Focus Area, finalizzate alla prevenzione e contrasto degli illeciti, ma anche attraverso iniziative finalizzate a migliorare le condizioni delle vittime di sfruttamento lavorativo. Il progetto Gestione emergenza abitativa immigrati, finanziato alla Regione Puglia per oltre 5 milioni di euro, ne è un esempio: moduli abitativi e servizi alla persona per un modello sperimentale di accoglienza e promozione del lavoro degli immigrati, vittime di sfruttamento lavorativo nel settore agricolo, che è già operativo.

Combattere il fenomeno quindi, per ripristinare le indispensabili condizioni di legalità, ma senza tralasciare il fulcro delle nostre attività: le persone.


15 Maggio 2020

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