La legalità che sostiene il futuro

04 Giugno 2020


Una macchina fotografica, una cucina, una videocamera, una sala teatro, un laboratorio di grafica. Luoghi e oggetti comuni per alcuni, strumenti straordinari di cambiamento, preziose opportunità per molti. È la filosofia che sta dietro “La casa della legalità” del Comune di Bovalino (RC) e “Io sono qui” dell’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza.

Sono solo due dei 56 progetti ammessi a finanziamento sul PON Legalità che puntano a realizzare l’inclusione sociale e lavorativa di particolari categorie a rischio devianza, soprattutto giovani. Percorsi di inserimento socio-lavorativo per adulti in fase di uscita dal circuito penitenziario; educazione individuale per i minori, al fine di fornire loro una valida alternativa a contesti fortemente caratterizzati da una cultura mafiosa; presa in carico precoce e globale di minori a grave rischio di esclusione sociale, criminalità e devianza attraverso la costituzione di una rete stabile di stakeholders, rifunzionalizzazione di beni confiscati da adibire a centri di inclusione sociale per i giovani in difficoltà. Solo per citare alcune delle attività messe in campo.

Con un investimento di circa 76 milioni di euro il PON sostiene chi offre un’alternativa a quei ragazzi che, diversamente, a causa del conteso sociale in cui vivono, non riuscirebbero ad immaginare un domani diverso.

n questo impegno per il cambiamento opera una rete costituita da tanti soggetti diversi, solo per citarne alcuni: il Ministero dell’Interno, il Ministero della Giustizia, l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, le Regioni Puglia e Sicilia e le Città metropolitane di Bari, Catania, Messina, Napoli, Reggio Calabria, Palermo.

Una rete che lavora per la legalità e per i giovani.

Un investimento che sostiene il futuro.


04 Giugno 2020

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