Sport senza frontiere, un nome che da solo racconta l’obiettivo da raggiungere. È il nuovo progetto ammesso a finanziamento dal PON Legalità per il Comune di Crotone e che intende migliorare la qualità della vita dei migranti e della comunità locale attraverso lo sport e i suoi valori.

Incardinato nell’Asse 7 del PON Legalità (Accoglienza e integrazione migranti), il progetto mette al centro di un nuovo sistema di integrazione la pratica sportiva e lo fa attraverso la riqualificazione di un bene pubblico attualmente in condizioni di degrado: uno dei settori della Cittadella dello Sport, destinato a diventare un Centro di aggregazione che, oltre a promuovere la pratica dello sport, ospiti attività sociali e ricreative e funga da centro di informazione e orientamento per l’accesso ai servizi.

Quest’ultimo aspetto rappresenta un tassello importante nella strategia di integrazione che il progetto si prefigge. L’informazione, la formazione e la mediazione culturale, infatti, favoriscono la costruzione di relazioni positive, riducono il divario di conoscenze derivante dalla scarsa conoscenza della lingua, dall’accesso all’istruzione, ai servizi sanitari, alla formazione professionale. Sport ed informazione offriranno una valida alternativa ai giovani immigrati alla marginalizzazione sociale o al possibile coinvolgimento in pratiche illegali. Il Centro, oltre ad un luogo per attività ludiche, sarà anche uno spazio di incontro fra culture e generazioni diverse, un presidio di comunità. Importante anche il ritorno sul territorio.

La nuova vita dell’area sportiva, infatti, restituirà una migliore immagine del quartiere all’interno del quale è collocata, garantendo una qualità della vita più alta e contribuendo al decoro urbano. Con oltre 1 milione e 800 mila euro il PON Legalità ed il Comune di Crotone investono sullo sport come leva per l’integrazione. Uno strumento che migliorerà la vita degli stranieri e della comunità locale combattendo il degrado, la discriminazione e l’intolleranza.