Sperimentare per credere, la realtà virtuale svela il lato nascosto di Internet

14 Ottobre 2021


La parabola ascendente dell’innovazione tecnologica rappresenta un importante volano sociale ed economico. Contraltare di questi aspetti positivi sono però nuove dinamiche di interazione sociale che possono portare, soprattutto fra i più giovani e se non controllate, effetti distorsivi della tecnologia stessa. Ne è un esempio la necessità sempre più crescente di essere connessi e relazionarsi attraverso lo schermo di un pc o di uno smartphone, un filtro che spesso rende meno visibile il potenziale offensivo di alcune azioni “virtuali” e la drammaticità delle conseguenze che queste posso avere sulle “vittime”.

Il progetto “Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele” intende intervenire proprio su questo aspetto: attraverso la realizzazione di percorsi di educazione alla legalità, e con l’ausilio di dispositivi virtuali interattivi, si immergono i giovani in scenari virtuali che riproducono situazioni di illegalità, in particolare di cyber bullismo, osservando la proporzione di ragazzi e ragazze che esprimono una condanna esplicita o che, al contrario, giustificano e accettano gli esiti comportamentali di tali fenomeni. L’obiettivo è creare un filo conduttore tra le Forze di Polizia e i giovani svantaggiati, mediante la realizzazione di percorsi educativi e di prevenzione di comportamenti antisociali.

Target del progetto sono gli studenti della scuola secondaria appartenenti alle aree maggiormente a rischio di dispersione scolastica e degrado urbano, fra le potenziali vittime, o i potenziali autori, di fenomeni di cyber bullismo, criminalità organizzata e altre fenomenologie emergenti di illegalità perpetrate attraverso l’uso di Internet.

Il progetto è già in fase di attuazione: a giugno del 2020 sono stati allestiti, all’interno del Dipartimento di Neuroscienze Umane dell’Università La Sapienza di Roma, gli spazi del Laboratorio di Realtà Virtuale Avanzata (LRVA) all’interno del quale è possibile calarsi in alcuni scenari virtuali precostituiti; sono stati inoltre predisposti 90 device Virtual Reality per l’accesso dei ragazzi alla realtà virtuale immersiva durante le lezioni. Il progetto prevede anche la realizzazione di portali tematici sul Web, di applicazioni per smartphone e tablet e l’apertura di profili social su Facebook, Instagram e TikTok.

Nei panni di Caino per capire e difendere le ragioni di Abele è ideato dalla Direzione Centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno ed è stato ammesso a finanziamento nel 2018 dal PON Legalità per un valore di oltre 3 milioni di euro.


14 Ottobre 2021

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