Tutelare i diritti per rafforzare le donne

05 Marzo 2021


Il 2020 è stato un anno difficile per le donne che sono state particolarmente colpite dalle conseguenze socio economiche della crisi innescata dal COVID-19: sono soprattutto le donne, infatti, a essere occupate nel lavoro informale e in settori vulnerabili; la perdita di posti di lavoro, per loro, è stata 1,8 volte superiore a quella degli uomini. Anche dal punto di vista dell’incolumità fisica, i lunghi mesi del lock down, hanno inciso in termini di incremento degli episodi di violenza nei loro confronti. È richiesto quindi un importante sforzo in termini di attenzione e supporto nei confronti di un mondo considerato fragile, ma che in realtà rappresenta un pilastro fondante della nostra struttura sociale.

Per questa ragione oggi, come in tutti i giorni dell’anno, una rete composta da istituzioni, privato sociale e cittadini, è impegnata a tutelare le donne, non solo nella loro incolumità fisica, ma anche e soprattutto nei loro i diritti.

Un impegno fatto proprio dal Pon Legalità impegnato in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia dove stanno per nascere 23 luoghi nei quali la dignità dell’universo femminile venga valorizzata, protetta e messa al centro di un’azione quotidiana di sostegno.

Ventitré progetti come quello del Centro antiviolenza e casa rifugio di Casalnuovo, in provincia di Napoli, dove dal recupero di in immobile confiscato alla criminalità organizzata sorgerà uno spazio di sostegno e accompagnamento delle donne vittime di violenza. Una struttura all’interno della quale avviare un percorso di empowerment femminile e di sviluppo di percorsi di autonomia sociale ed economica.

Non solo protezione, quindi, ma orientamento, consulenza legale e psicologica, gruppi di auto-aiuto e accompagnamento nel percorso di reinserimento lavorativo, per riappropriarsi della propria dignità, tornare a prendersi cura di sé e imparare a rendersi autonome sia socialmente che economicamente. In sintesi, a far valere i propri diritti. Perché non esistono donne fragili, ma solo diritti infranti e l’8 marzo deve diventare, sempre di più, una festa dei diritti.


05 Marzo 2021

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