Comitato di sorveglianza 2017
La seconda seduta del Comitato di Sorveglianza del PON “Legalità” 2014-2020 si è tenuta a Roma, in data 16 giugno 2017, con l’obiettivo di consentire al consesso di verificare lo stato di avanzamento del Programma e fornire contributi alla crescita e al miglioramento della sua performance.
In occasione di tale incontro è stato richiamato il quadro strategico di intervento che contempla il percorso concertativo con le Regioni e con alcuni partner istituzionali (Protocollo di intesa sottoscritto con la Regione Campania, Protocollo di intesa stipulato con Unioncamere, la concertazione in atto con l'Agenzia per i Beni Confiscati e Sequestrati e con il Commissario Antiracket ed Antiusura, il lavoro in corso con il Ministero della Giustizia nonché la concertazione già avviata sul tema dei migranti con il Dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione ).
Tra le iniziative finanziate, sono stati segnalati i progetti di rafforzamento amministrativo, che vedono le Prefetture quali Beneficiari e gli Enti Locali come destinatari. I progetti prevedono il finanziamento di servizi finalizzati all’assistenza ai nuclei di supporto operanti presso le Prefetture a supporto dell’Agenzia Nazionale per i Beni Sequestrati e Confiscati, nonché ai Comuni più “critici” nella predisposizione, revisione e monitoraggio dei piani anticorruzione, nello scouting dei fondi europei e nella gestione dei progetti a cofinanziamento europeo.
Il Comitato ha approvato la Relazione Annuale di Attuazione dell’anno 2016 e si è espresso positivamente in merito alla “Richiesta di consenso ai sensi dell’art.70, c.2 lett. c) del Reg (UE) n.1303/2013 per l’ammissibilità dell’operazione “Open data Aziende Confiscate” riferibile pro quota ad un’area geografica diversa dalla Regioni “meno sviluppate”. Il Comitato, infatti, ha ritenuto sussistenti i presupposti l’ammissibilità dell’operazione poiché i parametri esposti hanno permesso di ritenere soddisfatti i requisiti previsti dal citato art.70, c.2 lett. c) del Reg (UE) n.1303/2013, l’operazione infatti ha una quota riferita alle Regioni al di fuori dell’area del Programma nettamente inferiore (0,12% ) al 15% del valore del sostegno FESR all’intero Programma.